Poros_7 |
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| L'ultimo libro che avete letto era più pesante da digerire del polpettone di noci, salame e carta vetrata della zia a Natale? Oppure era scritto così in grande che le sue 831 pagine corrispondono si e no a metà facciata del tuo libro di storia? O magari era così commerciale che lo regalavano insieme al nuovo cd di Britney Spears? Vorresti farlo ingoiare pagina per pagina all'autore, ma questi è morto dal 1861 e non ha la minima intenzione di risorgere finche il suo libro è ancora in giro? Qui potrete vendicarvi!!!
P.S.: Sono ammesse anche recensioni positive.
Purtroppo questa è l'unica recensione salvatasi dal vecchio forum.
Titolo:PREDA Autore: Michael Crichton Trama: Julia lavora con successo alla Xymos, un'azienda farmaceutica che sta per brevettare una nuova generazione di micro-videocamere che si iniettate nel paziente saranno in grado di dare una diagnosi approfondita, ma trascura sempre di più i figli e il marito Jack, informatico disoccupato. Nella base della Xymos, nel deserto del Nevada, avvengono strani incidenti mentre la figlia di Julie, Amanda, è colpita da una strana malattia. Jack verrà chiamato dalla Xymos per far luce sull'accaduto, ma nel Nevada scoprirà un'agghiacciante verità: la creatura è stata programmata per essere predatore e si è ribellata al suo creatore, il creatore adesso è la sua preda, alla preda non resta che correre... Voto: 8- Giudizi: Dal creatore di Jurassic Park un'altro romanzo adrenalinico che non fa certo rimpiangere i suoi predecessori. Dalla primordiale minaccia del giurassico al più hi-tech degli incubi, Crichton riesce ancora a dar vita ad una delle più nascoste paure dell'uomo: ritornare ad essere la preda, condannata ad una vita di fughe e di ansie. Certo adesso il predatore è uno sciame di nano-robots che riesce ad evolversi a ritmi esagerati fino a raggiungere persino il pensiero collettivo, invece di un classico e sanguinario lucertolone della serie "Prima ti mangio e poi parliamo", ma Crichton ci fa vedere come, anche nel mondo informatico, fatto di silicio e impulsi elettronici, valga ancora la legge della natura: il più forte è quello che sopravvive. Dopo sorprendenti colpi di scena, un finale un po’ scontato, ma pur sempre accattivante. Morale della storia? Più o meno come nella Genesi: il presuntuoso genere ominide dovrebbe capire che a tentare di soppiantare Dio c'è solo da rimetterci. Preda: per chi crede l'informatica la porta ad un universo parallelo al nostro...
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